La consulenza societaria rientra nell’ambito della tutela rafforzata delle comunicazioni tra avvocati e clienti

La CGUE ha sottolineato che la protezione del segreto professionale è fondamentale per una società democratica e tale tutela deve estendersi a tutti i domini del diritto, inclusa la consulenza societaria.

La consulenza societaria rientra nell’ambito della tutela rafforzata delle comunicazioni tra avvocati e clienti

Il 26 settembre 2024, la Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha emesso una sentenza che vedeva coinvolto l'Ordine degli avvocati del Lussemburgo contro l'Amministrazione dei contributi diretti, la quale aveva ordinato a un avvocato di fornire documenti e informazioni su una consulenza societaria, violando così il segreto professionale tra avvocato e cliente.

La Corte ha stabilito che l’ordine imposto all’avvocato rappresenta una violazione del diritto fondamentale alla riservatezza delle comunicazioni tra professionista e cliente, garantito dall'articolo 7 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea. Ha sottolineato inoltre, che proteggere il segreto professionale degli avvocati è fondamentale per una società democratica. Tale applicazione, a parere dei giudici, deve applicarsi a tutte le aree del diritto, compresa la consulenza societaria.

La Corte ha evidenziato che la Direttiva 2011/16/UE non contiene specifiche disposizioni per tutelare la riservatezza delle comunicazioni tra avvocato e cliente. Tuttavia, ciò non costituisce una violazione della Carta, poiché gli Stati membri sono responsabili di assicurare che le loro procedure nazionali siano conformi alla Direttiva, incluso l'articolo 7.

Il Collegio infine, ha ritenuto eccessivo l’obbligo imposto al professionista, legittimato da una  normativa nazionale che limita fortemente il segreto professionale nelle consulenze fiscali, salvo in situazioni di rischio di azioni penali per il cliente, in aperta violazione con il nucleo essenziale tutelato dall'articolo 7 della Carta.

News più recenti

Mostra di più...